Perché un prodotto possa giungere in ottime condizioni a casa del cliente che l’ha ordinato, lo studio di un buon imballaggio che lo protegga dalla polvere e dallo sporco è indispensabile. Uno dei materiali di imballaggio più diffusi in assoluto è la plastica, che non passa mai di moda. Oggi il mondo degli imballaggi e delle confezioni, inutile negarlo, è in continua evoluzione, tuttavia la plastica mantiene sempre un ruolo primario nel settore e ciò vale per un grande numero di beni e prodotti. Ciò è dovuto al fatto che questo materiale presenta indubbiamente una serie di vantaggi di non secondaria importanza; e al fatto che l’imballaggio, sull’inquinamento che deriva dal prodotto, ha un impatto molto più basso di quello che si crede, circa il 4%. Le confezioni di plastica, contrariamente ad un luogo comune molto diffuso, sono fra le migliori per il confezionamento di una serie di prodotti perché presentano un complesso di elementi vantaggiosi che spinge molti produttori a preferirle rispetto al cartone o al vetro.
La plastica: conveniente, resistente, meno inquinante
La plastica, per cominciare, è un materiale estremamente facile da lavorare e presenta una resistenza eccezionale agli strappi; cosa che non si può dire di cartone o vetro, molto più fragili e che spesso hanno bisogno di altro materiale che li protegga e che li tuteli da urti e deformazioni. Così, mentre un imballaggio di cartone rischia di arrivare al domicilio del cliente rovinato o ammaccato (e nel peggiore dei casi rotto o strappato) la plastica regge bene urti e maneggiamenti.
Non solo: al contrario di quanto spesso si pensa, la plastica ha un impatto minore sull’ambiente del vetro e del cartone, i quali richiedono più sprechi per essere prodotti e per essere trasportati.
Il risparmio della plastica rispetto al cartone, come materiale d’imballaggio, è di circa il 75%.
I sacchetti di plastica per la vendita sfida inquinano di meno di borse di carta, che richiedono un maggiore uso di materiale.
Molti produttori sono tentati di rivolgersi a materiali di confezionamento che a prima vista sembrano più sostenibili dal punto di vista ecologico, come le bioplastiche. Tuttavia la produzione di questo tipo di prodotti richiede un maggiore uso di campi dedicati che non possono essere destinati a colture alimentari: nel complesso, quindi, i vantaggi dell’essere biodegradabile sono abbattuti dai maggiori costi e dall’inquinamento della loro produzione.
Infine, la plastica può essere riciclata facilmente, e questo rende molto comodo il suo utilizzo.
Il riciclo delle confezioni in plastica
Le confezioni di plastica soddisfano in primo luogo il cliente, in quanto il prodotto gli viene recapitato in ottime condizioni e protetto in maniera sufficiente da urti e da deformazioni.
In secondo luogo, la plastica è un prodotto che può essere facilmente riciclato anche in casa. Si stima che ogni anno vengano riciclate quasi un milione di tonnellate di rifiuti di imballaggi in plastica che provengono dalla raccolta differenziata, e quindi la plastica è ancora un eccellente materiale che può avere una seconda vita, soddisfacendo l’esigenza anche del cliente più sensibile all’ecologia.
I problemi sorgono esclusivamente dal comportamento umano e dal mancato riciclo. (photo credit: www.hlpklearfold.it)