Packaging ecosostenibile: con quali materiali si riduce l’impatto ambientale

Il risparmio energetico e la riduzione dell’impatto ambientale sono due priorità dei tempi moderni che coinvolgono tutti: aziende e consumatori finali. Anche le aziende, infatti, possono prestare attenzione a queste nuove esigenze nei processi di produzione: nel settore alimentare, ad esempio, il packaging sostenibile per l’ambiente è diventato un obiettivo da perseguire per ridurre al minimo l’impatto ecologico.

Per farlo, è necessaria la conoscenza dei materiali con i quali lavorare in ogni specifico settore industriale. Vediamo insieme quali possono contribuire a ridurre l’impatto ambientale.

Packaging ecosostenibile: cos’è e perché è importante

Prima di andare a vedere quali sono i materiali sostenibili per il confezionamento alimentare, è bene spiegare brevemente cos’è il packaging ecosostenibile e perché è così importante.

Stiamo parlando di pratiche di imballaggio adatte all’ambiente, in cui viene utilizzato materiale da confezionamento compostabile, oppure riciclato al 100%, quindi il meno impattante possibile sul pianeta. Attorno a questo termine chiave, ruota un intero mondo, fatto di politiche ambientali votate al risparmio energetico, a uno stile di vita eco-friendly, a un ciclo vitale prolungato, nonché a un concreto aiuto alla differenziazione dei rifiuti.

Se il consumatore finale è sensibilizzato da queste politiche, tende a prediligere proprio quei brand che fanno di questa filosofia il loro marchio di fabbrica. Per le aziende si tratta di una sfida non indifferente, che coinvolge l’intero processo di produzione, ma che può risultare un investimento molto importante in termini di risparmio, economico ed energetico.

In Europa ci sono obiettivi ben definiti per ridurre le emissioni nocive entro precise date (e le scadenze sono molto vicine) ed è qui che entra in gioco il packaging ecosostenibile, uno dei principali attori a contribuire al raggiungimento di tali fondamentali finalità.

Con quali materiali si fa il packaging ecosostenibile

L’adozione di materiali compostabili, biodegradabili o riciclabili anche per l’industria alimentare è diventata ormai fondamentale per la salvaguardia dell’ecosistema.

Alla base della piramide del packaging sostenibile troviamo materiali riciclati e riciclabili. Ad esempio, la carta e il cartone sono facilmente biodegradabili e riciclabili fino a sette volte. Inoltre, offrono resistenza e si prestano facilmente alle spedizioni.

Oltre alla carta, troviamo anche altri materiali più innovativi e che forse sono meno noti ai più. Tra questi, figura la polpa di cellulosa: si tratta di un composto che deriva da scarti di canna da zucchero e bambù ed è un prodotto di origine vegetale, quindi green al 100%. 

Proseguendo con il nostro elenco di materiali, troviamo le bioplastiche compostabili, come il PLA (acido polilattico), il Mater-Bi (materiale formato da amido di mais e oli vegetali, biodegradabile e facilmente compostabile) e il cellophane, che si distinguono per la loro capacità di decomporsi naturalmente, senza lasciare tracce inquinanti.

La lista di materiali non finisce qui, ma è in continua evoluzione, grazie alle nuove tecnologie che si stanno adoperando per produrre imballaggi sostenibili per l’ambiente con materiali derivanti anche da alghe e funghi.

Packaging alimentare: i materiali più usati

Il packaging ecosostenibile può riguardare diversi settori, tra cui quello alimentare, che è probabilmente tra i più delicati, perché l’imballaggio ecosostenibile deve anche garantire l’integrità e la freschezza del cibo da proteggere. Oggi, le soluzioni più comuni per l’imballaggio alimentare eco-friendly rispondono alla carta riciclata, al cartone, al vetro e alle bioplastiche.

Sono due gli aspetti chiave per un packaging alimentare sostenibile:

  • Biodegradabilità;
  • Compostabilità.

Gli imballaggi biodegradabili, come quelli derivati da lignina, pectina e chitina, si decompongono naturalmente grazie all’azione di batteri e funghi, riducendo i rifiuti ambientali.

A loro volta, i materiali compostabili si trasformano in compost in condizioni adeguate, generando una sostanza organica utile per il suolo.

Tra i materiali più usati per il packaging alimentare eco-friendly, troviamo:

  • Carta certificata a livello internazionale, ad esempio FSC (Forest Stewardship Council);
  • PLA: materiale generalmente impiegato per gli alimenti freddi;
  • CPLA: materiale utile per i cibi caldi vista la sua elevata resistenza alle alte temperature;
  • APET Mono: materiale plastico, trasparente e resistente al calore;
  • Mater-Bi: bioplastica biodegradabile, smaltibile con i rifiuti organici;
  • Carta termoformabile: composta da fibre naturali e resine termoplastiche, flessibile ma robusta;
  • Bagassa: composto derivante dagli scarti della lavorazione della polpa della canna da zucchero, quindi biodegradabile;
  • Polietilene: materiale termoplastico, usato spesso in combinazione con poliestere amorfo e polipropilene.
  • PET: resina termoplastica riciclabile fino al 100%. Il R-PET è il PET recuperato e riciclato.

Tutti questi materiali vengono oggi usati, in modo più o meno frequente, per creare imballaggi ecosostenibili e diminuire l’inquinamento e l’impronta ecologica sul pianeta.

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