Il commercio internazionale di armi è un settore in continua espansione, con un valore annuale stimato attorno ai 500 miliardi di dollari.
Secondo il SIPRI (Stockholm International Peace Research Institute), nel 2023 la spesa militare globale ha raggiunto i 2.500 miliardi di dollari, segnando il nono aumento consecutivo e un incremento significativo rispetto agli anni precedenti. Questa crescita evidenzia la rilevanza del settore nel contesto geopolitico internazionale, dove le armi e le attrezzature militari influenzano rapporti e decisioni tra stati.
Principali produttori di armi a livello mondiale
Gli Stati Uniti dominano il mercato globale delle armi, rappresentando il 42% delle esportazioni mondiali nel periodo 2019-2023, con una crescita del 17% rispetto al quinquennio precedente. Gli USA riforniscono oltre 107 paesi, mantenendo il primato per volume d’affari. La Francia, seconda tra i maggiori esportatori, ha registrato un incremento del 47% nelle esportazioni, mentre la Russia ha visto una significativa riduzione delle vendite internazionali, concentrandosi maggiormente sulla produzione per le proprie forze armate, impegnate nella guerra di invasione contro l’Ucraina.
Questo conflitto ha generato ovviamente un aumento della produzione nei paesi alleati di Kyiv.
Posizione | Paese | Quota di esportazione (%) | Variazione (%) (2014-2018 vs 2019-2023) |
---|---|---|---|
1 | Stati Uniti | 42% | +17% |
2 | Francia | 11% | +47% |
3 | Russia | 10.5% | -53% |
4 | Cina | 5.8% | -5.3% |
5 | Germania | 4.6% | -14% |
6 | Italia | 4% | +84% |
7 | Regno Unito | 3% | -35% |
8 | Spagna | 3% | -2.2% |
9 | Corea del Sud | 2% | +74% |
10 | Israele | 2% | -25% |
In Europa, l’Italia si distingue come sesto paese al mondo nel settore della difesa, con un fatturato che supera i 20 miliardi di euro. Le esportazioni italiane di armi sono aumentate dell’84% negli ultimi anni, posizionando il paese come uno dei maggiori fornitori globali di armamenti ed equipaggiamenti tecnologici. Insieme a Francia e Russia, l’Italia mantiene un ruolo chiave nel mercato delle armi, principalmente nel contesto europeo e internazionale.
Spesa globale e italiana in armamenti
La spesa militare globale ha raggiunto livelli record, con un totale di 2.500 miliardi di dollari nel 2023. Anche in Italia il settore è in crescita: nel 2021, il paese ha destinato circa 28,3 miliardi di euro alla difesa, pari all’1,6% del PIL nazionale. Questo investimento riflette non solo la produzione di armamenti per uso interno, ma anche il ruolo crescente del paese come esportatore nel mercato internazionale.
Tendenze di mercato e destinazioni principali
Il mercato delle armi è influenzato da conflitti e tensioni geopolitiche globali. Nel 2023, il volume delle licenze per il trasferimento di materiali d’armamento ha raggiunto i 7,6 miliardi di euro, con un incremento del 6,8% rispetto all’anno precedente, espandendosi in tutti i continenti. Gli Stati Uniti, la Francia e la Russia restano i principali esportatori, con destinazioni principali in Asia e Medio Oriente, regioni caratterizzate da una domanda elevata e persistente.
Esportazioni e importazioni globali
Le importazioni di armi da parte degli stati europei sono aumentate del 94% tra il 2014-2018 e il 2019-2023. Questa crescita riflette una domanda crescente, in particolare per rispondere a conflitti regionali e tensioni geopolitiche in Europa e nelle aree circostanti.
In definitiva
Il mercato mondiale delle armi continua a crescere, con gli Stati Uniti in testa come principali esportatori e un aumento marcato delle importazioni da parte dei paesi europei. L’Italia si conferma un attore significativo in Europa, grazie a una forte crescita nelle esportazioni e a un’industria tecnologicamente avanzata. La spesa globale in armamenti continua a salire, segno dell’importanza strategica e delle complessità geopolitiche che caratterizzano il settore (guerra in Ucraina e conflitto Israele Hamas Hezbollah).