Spesso non lo sappiamo, ma a volte ci capita di consumare alimenti provenienti da organismi geneticamente modificati. Sui media e in particolare sui siti internet, la polemica sugli OGM è all’ordine del giorno. I fautori dell’OGM ritengono (e con molte prove scientifiche a favore) che l’apporto della scienza genetica nelle coltivazioni possa alleviare la fame nel mondo e creare un pianeta più ecosostenibile e sano. I contrari fanno appello a principi naturalistici, al divieto di intervenire appellandosi al fatto che la Terra sa come produrre i propri alimenti per l’uomo, in modo sano per tutti gli esseri viventi.
Le tecniche di modifica del pool genetico dei vegetali vengono spesso considerate, dai contrari, simili agli esperimenti di eugenetica del regime nazista, puntando l’indice contro le aziende responsabili come la multinazionale Monsanto, in questi giorni al centro della cronaca finanziaria per il tentativo di scalata su di essa portato dalla concorrente tedesca Bayer.
Ma il mondo scientifico è molto compatto a favore degli OGM. È un caso nel quale la pubblica opinione sembra molto distante da ciò che ci raccontano decine di pubblicazioni, studi e ricerche, come se tra la gente e gli scienziati ci fosse una frattura quasi insanabile o un grosso problema di comunicazione.
I vantaggi degli OGM secondo i fautori sono tutti nella capacità dei nuovi organismi di difendersi da batteri e agenti infestanti, in questo modo le ricadute per il pianeta non sono misurabili solo in termini economici, di maggior produttività, ma anche in termini ambientali: piante più sane, minor impiego di pesticidi su larga scala, che gli ecologisti avversano allo stesso modo degli OGM. Secondo i fautori della genetica applicata sul larga scala all’agricoltura,ci sono così tanti esempi che non si nemmeno da dove iniziare.
La verità è che tra i fautori delle coltivazioni OGM ci sono stati per primi i contadini, i proprietari dei campi e delle aziende. Dagli Stati Uniti, dove le coltivazioni OGM hanno raggiunta una consistenza tale da poter essere definita un successo popolare senza precedenti queste coltivazioni si sono estese in Sud America e in Asia, mentre in Europa rimane molto forte la resistenza da parte delle associazioni ambientaliste, tradizionalmente più forti, che hanno imposto controlli più severi, quasi sempre senza alcun evidenza scientifica a supporto (del fatto che gli OGM siano dannosi per la salute).
Mentre la ricerca scientifica va avanti e mostra che non ci sarebbero pericoli, le obiezioni all’utilizzo degli OGM secondo i suoi fautori, sono le stesse da 30 anni e porte avanti da organismi non esattamente attendibili. Enti come la Commissione Europea, l’Agenzia per la sicurezza ambientale di Parma, l’OMS hanno scientificamente provato che ad esempio il mais geneticamente modificato è assolutamente sicuro. Anzi, che è molto più sicuro del mais naturale irrorato di insetticidi e pesticidi. Da ultimo gli anti-OGM indiani hanno dichiarato che le coltivazioni OGM conducono al suicidio migliaia di contadini (se ne conterebbero 17000 per anno) perché questo tipo di coltivazioni sono troppo costose e i contadini non hanno alternative. È un problema di cui farsi carico senz’altro, ma senza inutili foglie di prosciutto ideologiche sugli occhi.