Gli organismi geneticamente modificati sono organismi nei quali il genoma è stato modificato attraverso l’aggiunta o la sottrazione di un qualche gene. Si tratta quindi di organismi naturali nei quali l’uomo è intervenuto attraverso la tecnologia dell’ingegneria genetica.
Gli OGM sono da tempo nell’agenda politica verde, tra chi è favorevole e chi è contrario, con posizioni contrastanti, che però non hanno trovato delle certezze se non quelle relative alla loro utilità attualmente. Anche se sempre più governi invitano a mangiare alimenti organismi naturali OGM-free, il contributo economico di aziende impegnate nelle colture intensive geneticamente modificate è tale che l’argomento di volta in volta, viene schivato.
Ma gli OGM fanno male alla salute? E quali sono gli aspetti negativi che riguardano il loro impiego e consumo.
Le preoccupazioni riguardo l’uso degli OGM dipendono da tre tipi di problemi: il fatto che l’agricoltura entra nelle mani di poche grandi aziende globali, in grado di influenzare la produzione e quindi i prezzi, ponendosi al di sopra del potere politico e con ciò influenzando le vicende di interi paesi che non riescono a produrre per sé le derrate alimentare sufficienti al loro mantenimento. Un problema molto sentito è quello della salute in sé, ovvero sul fatto che questi alimenti, sui quali c’è la mano dell’uomo, siano effettivamente sani. Dal punto di vista scientifico questo concetto è il più facile da capire, tanto che i governi e l’Unione Europea si regolano su questo principio base: cosa è un OGM, qual è il livello tollerabile di intervento ingegneristico umano per poter definire un prodotto naturale al 100%. Dal punto di vista della salute, non è stato dimostrato alcun danno per l’uomo che consuma alimenti OGM, ma esistono dei pericoli potenziali che rientrano nell’area degli effetti collaterali.
Le persone sono preoccupate dal consumare OGM perché non conoscono la materia, non sanno cosa tratta, ritengono un intervento umano una manipolazione di qualcosa di perfetto (la natura) e inoltre il cibo è presente in ogni forma, e spesso non riusciamo a indovinarne l’origine una volta che lo acquistiamo al supermercato. Va comunque smentito l’assunto che ciò che ci dà la natura è perfetto. Il tasso di mortalità, prima dell’invenzione degli antibiotici, era altissimo fino a un secolo e mezzo fa. Se la natura avesse deciso che l’uomo non poteva fare proprie alcune tecniche di igiene e di difesa immunitaria, a quest’ora avremmo un’aspettativa di vita pari alla metà di quella attuale.
Molto spesso l’obiezione agli OGM nasce quindi dal timore, del tutto giustificato, che siamo di fronte a qualcosa di malsano a prescindere perché non naturale. In quanto abituati dall’esperienza che ciò che dà la natura è sano e va bene così. Non va dimenticato inoltre che l’uso degli organismi geneticamente modificati inizia a espandersi negli anni ’80, proprio nel decennio d’ore dell’ambientalismo, culminato con la guerra al nucleare, alla deforestazione e ai gas CFC.