L’ambiente naturale è fatto di tante differenze, alcuni animali sembrano assomigliarsi perché appartengono alla stessa classe o hanno comportamenti apparentemente simili, ma spesso ci sono differenze. È facile confondere un’ape con una vespa, se non si ha dimestichezza. Le persone che vivono in città o non frequentano l’aperta campagna, possono incontrare delle difficoltà nel riconoscere insetti comuni.
Ecco quindi una differenza di base tra le due specie di insetti.
Le api: si può solo parlare bene di questo insetto impollinatore. Rispetto alle vespe è molto meno aggressivo. Le api da miele addirittura muoiono dopo aver punto, questo vi fa capire che prima di pungere ci pensano bene e lo fanno solo come estremo gesto di sacrificio, se serve a difendere l’alveare. Ci sono altre specie di api che possono pungere più volte. Come avrete notato, ci sono uomini in grado di farsi coprire il corpo da una massa indefinita di api senza venir punti. Lo fanno usando uno speciale richiamo, un feromone, e non subiscono alcuna conseguenza. Per essere punti dalle api occorre essere aggressivi e incauti.
Le vespe al contrario sono molto aggressive e non muoiono dopo la puntura. Il loro pungiglione fa più male di quello delle api e lascia dei segni molto più marcati. Le vespe sono aggressive in quanto sono degli insetti predatori. Non si cibano di polline, ma cacciano letteralmente altri insetti, tra cui le stesse api. Amano molto la carne. Fanno nidi anche sottoterra e sono in grado di difendersi senza problemi da animali domestici e uomini, se si sentono minacciate.
Le api non sono aggressive, non cacciano altri insetti e in generale sono pacifiche. La loro esistenza è stata minacciata da una particolare sostanza presente nei pesticidi moderni, ma forse, per la prima volta in dieci anni, esse stanno tornando. Le api fabbricano il miele per nutrire le loro colonie, a partire dal polline raccolto nei fiori. Rappresentano una forma di società molto avanzata, in grado di comunicare e di mantenere un alto livello di organizzazione.
Ci sono almeno 100.000 specie di vespe in tutto il mondo: alcune non possiedono alti, altre scavano in terra le loro tane, quasi tutte comunque si cibano di insetti.
Le api sono ritenute fondamentali proprio per il loro ruolo nell’impollinazione, che consente a molte specie vegetali di riprodursi. Oltre al miele producono anche la cera d’api. Sono parenti delle vespe e delle formiche.
Con vespe definiamo tutti quegli insetti appartenenti all’ordine degli Imenotteri e al sub-ordine degli Apocriti, che non sono né formiche, né api. Le vespe cacciano preferibilmente i classici insetti nocivi, che infettano le piante.
Come distinguere le api dalle vespe?
Le api hanno una forma allungata, ma sono più grasse nell’addome. Hanno due paia di ali e sono di un colore intenso, nero e giallo.
Le vespe sono più affusolate. Hanno zampe lunghe e sottili, che penzolano durante il volo. Sono formate da due parti, torace e addome, tenute insieme da una vita proverbialmente sottile. Hanno un colore più vivido e non sono sempre gialle e nere, come le api.
Le vespe colonizzano qualsiasi anfratto utile per creare un nido. Le api invece sono note per creare degli alveari dalle forme geometriche perfette.
Essendo animali impollinatori le api si trovano con facilità in tutti i giardini dove ci sono dei fiori. Anche le api bevono l’acqua e quindi hanno necessità di averla a poca distanza dall’alveare, in quanto la usano per pulirlo. L’ape Regina è la monarca dell’alveare, quella che ha dato la vita a tutte le larve. L’ape regina viene letteralmente servita e riverita da tutto l’alveare. Quando viene scelta viene nutrita con la Pappa Reale, che la trasforma da ape in regina, di dimensioni notevoli. Le vespe invece si cibano di bruchi, mosche e insetti più piccoli. Non è raro che si cibino di nettare. Amando gli zuccheri sono attirate dai cibi umani, come le bevande zuccherate o l’alcol (in particolare la birra). Amano anche la carne.
Le api pungono per autodifesa, per proteggere le arnie o sé stesse, usando il veleno del pungiglione, che oltre a far male, scatena una reazione che produce il ben noto gonfiore con prurito e arrossamento. Il pungiglione di un’ape è sottile e molto tagliente e rimane nella pelle della persona appena punto. L’ape muore per lo stress provocato proprio dal distacco del pungiglione.
Le vespe essendo predatori sono molto aggressive e viene provocata molto facilmente, può pungere mentre si tenta di allontanarla. A differenza del pungiglione dell’ape, quello delle vespa non rimane attaccato alla pelle. La vespa attaccata chiama dei rinforzi che quindi attaccano come uno sciame compatto la persona che l’ha ferita, per questo sono molto più pericolose delle api. In genere entrambe non aggrediscono di propria iniziativa. Se una vespa entra in casa, piuttosto che ucciderla è meglio isolare la stanza aspettando che esca da sola. È semplicemente in un volo di esplorazione. In giardino come in casa è meglio otturare delle buche che possono servire da nido. Tra le vespe le più pericolose e dolorose sono quelle di grosse dimensioni, come i calabroni e i bombi.