Il veganismo è sia la pratica di astenersi dall’uso di prodotti di origine animale, in particolare nella dieta, sia una filosofia associata che rifiuta lo status di merce degli animali. Un seguace della dieta o della filosofia è noto come vegan. Talvolta si distinguono diverse categorie di veganismo. I vegani della dieta (o vegetariani rigorosi) si astengono dal consumo di prodotti animali, non solo carne, ma anche uova, latticini e altre sostanze di origine animale.
1. Diversi studi dimostrano che una dieta a base di vegetali aumenta il metabolismo del corpo, causando un consumo di calorie fino al 16% più veloce rispetto a una dieta a base di carne per almeno le prime 3 ore dopo i pasti.
2. Il veganismo è uno stile di vita che influisce sulla dieta, l’abbigliamento e altre decisioni personali con l’obiettivo di porre fine allo sfruttamento degli animali.
3. Gli studi dimostrano che una dieta vegetariana potrebbe nutrire più persone di una dieta a base di carne. Ad esempio, solo il 20 per cento circa del mais coltivato negli Stati Uniti è consumato da persone, con circa l’80 per cento del mais consumato dal bestiame. Inoltre, circa il 95% dell’avena coltivata negli Stati Uniti viene consumata dal bestiame. Gli studi mostrano che il numero di persone che potrebbero essere alimentate dal grano e soia, che sono attualmente alimentati dal solo bestiame negli Stati Uniti, è di circa 1.300.000.000. Vale lo stesso per tutte le produzioni cerealicole in Italia e in Europa.
4. Gli alimenti vegani sono privi di tutti i prodotti di origine animale come la carne, uova, pesce e latticini. Chi è vegano si astiene completamente non solo per rispetto degli animali, ma soprattutto facendo riferimento a un’alimentazione considerata più sana e che causa meno tumori e malattie cardiovascolari.
5. “I “vegani etici” evitano anche l’uso di prodotti animali come pelle (pelle o pelliccia), piume e altre cose che causano sofferenza agli animali durante la produzione.
6. La ricerca rivela che se un uomo evita le carni rosse, migliora il sex appeal del suo odore di corpo.
7. Il numero di animali abbattuti per la carne ogni ora negli Stati Uniti è di 500.000. In Italia i numeri sono inferiori, ma non pensate che nel settore avicolo siamo da meno. Leader in Europa per la macellazione dei polli, lo facciamo in modo industriale, in autentiche batterie.
8. Il rapporto Eurispes relativo al 2016 ci dice che in Italia il numero dei vegani e vegetariani è molto elevato. Il 7,1% dichiara di essere vegetariano. La percentuale di vegani, strettamente osservanti, è però più bassa e si aggira intorno all’1% della popolazione complessiva. In aumento rispetto agli ultimi anni.
9. L’alimentazione vegana ha senso dal punto di vista della salute. Spesso riduce l’assunzione di grassi saturi, ormoni animali e colesterolo, aumentando l’assunzione di frutta fresca e verdura. Questo ha il potenziale di ridurre il rischio di cancro, diabete, obesità e malattie cardiache. Va detto che non è adatta durante la fase di crescita e i genitori che la impongono ai figli appena nati dovrebbero essere consci dei pericoli. Giusto limitare la carne, soprattutto quella rossa, ma le proteine animali durante la fase di crescita sono fondamentali.
10. La Giornata mondiale del Veganismo si celebra ogni anno il 1° novembre.
11. Molti vegani soffrono di carenza di vitamina B12. Necessaria l’integrazione a cicli.
12. Negli anni ’40 il veganismo era già conosciuto ma non aveva un nome. Alla fine, sei primi adepti, tra cui Donald Watson, il sostenitore dei diritti degli animali britannico, si misero d’accordo su “vegan” per descrivere la loro filosofia – che gli animali non devono essere sfruttati per il cibo o per qualsiasi altro scopo – e fondarono la Vegan Society.
13. Il veganismo è protetto come diritto umano dall’articolo 9 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo.
14. La Vegan Society gestisce un programma di mentoring per aiutare le persone che vorrebbero diventare vegani chiamato il pegno di Vegan. È presente anche in Italia fornendo la sua certificazione a diete e prodotti collegati a questa filosofia alimentare.
15. Molte persone che vivono con la dieta vegana senza integratori sono inclini a sviluppare l’anemia. Pertanto è sempre necessaria una integrazione: è inoltre consigliato consultare uno specialista della nutrizione prima di adottare questo stile di vita. Va detto che il consiglio migliore, soprattutto se si è prevalentemente carnivori, è quello di equilibrare l’alimentazione per motivi di salute, introducendo più piatti a base di verdura e carboidrati integrali. Andare gradatamente è un buon consiglio: passare da una dieta onnivora a una vegana da un momento all’altro, senza integrazioni, oltre che difficile e frustrante è poco salutare. Equilibrio è la parola magica.