Prendersi cura di un animale domestico non è facile e per nulla scontato. Non è affatto un caso che i possessori di animali domestici spesso si riferiscano ad essi come a dei membri della famiglia, la cui perdita instilla tristezza e dispiacere. Questo perché necessitano di cure, dipendono da noi e ricambiano in affetto e compagnia. Certo, se prendi un pesce rosso non ci sono problemi particolari. È un animale che non dà compagnia e fa solo scena, basta buttargli del mangime e si accontenta, con un cambio d’acqua ogni tanto. Ma anche questo è prendersene cura. Poi ci sono gli animali domestici tradizionali, i gatti e i cani, che invece, in misura diversa, dipendono da noi. Soprattutto i cani, presi da cuccioli.
Quali sono i pro e contro di tenere un animale domestico?
Tra i vantaggi c’è sicuramente quello di non sentirsi mai da soli. Avete presente l’immagine della zitella che vive circondata di gatti? Per quanto possa essere sola avrà sempre la compagnia degli animali. Ma scherzi a parte, gli animali richiedono impegno e ci fanno diventare più precisi, ci danno la misura di quel che siamo in rapporto agli altri.
Tra gli svantaggi però c’è il rovescio della medaglia. Tenere un animale domestico, soprattutto un cane, è impegnativo. Serve tempo, denaro, energia, impegno fisso ogni giorno, soprattutto se il cane vive in città e ha bisogno di uscire e sgranchirsi le gambe. I cani e i gatti devono essere vaccinati, controllati, gestiti come un essere vivente della nostra specie, e giustamente, dato che vivono con noi. Ne siamo responsabili ogni giorno, quando sono con noi e quando li lasciamo da soli.
Pro: nell’impegno civico c’è anche un risvolto umanitario. Spesso i cani vengono adottati e liberati dalla tristezza di un posto che vivono male, perché sono senza affetto. I cani e i gatti sono capaci di gesti di slancio. Le persone che non sanno tenerli li abbandonano alle strutture comunali e private, sgravandosi di un problema che persiste, perché i cani vogliono nutriti e accuditi. Invece, adottarli dà un forte senso di gioia e allegria. Soprattutto quando li si porta a casa che sono tristi, hanno paura e pian piano prendono confidenza e diventano davvero i migliori amici dell’uomo.
Svantaggio: alcuni animali vivono davvero a lungo. Un gattino, che sembra un batuffolo, può tranquillamente arrivare a 20 anni di vita, se cresciuto bene e accudito a dovere. Per cui bisogna pianificare con attenzione questo aspetto: se hai 50 anni, te lo tieni fino a 65-70. Se ne hai 20, devi considerare di portarlo nella tua nuova vita, quando ti farai una famiglia.
Poi ci sono naturalmente i vantaggi della compagnia, che sono stati confermati da ricerche mediche, esperimenti e casi reali. I cuccioli di cane e di gatto ad esempio possono far abbassare la pressione, il colesterolo e il livello dei trigliceridi nel sangue, alleviando il senso di solitudine. Le persone anziane, prendendo un cane e dovendolo accompagnare fuori, migliorano il loro stato di salute fisica e mentale, interagendo con altri proprietari di cani.
Tra gli svantaggi va considerato che il cane tende ad assomigliarsi al padrone. Per cui se sei disordinato, non hai disciplina, ne risentirà anche l’addomesticamento dell’animale, che deve vivere in casa avendo a che fare con estranei, bambini, il senso di pulizia generale. Inoltre, se fai una vita avventurosa è inutile che prendi un cane da salotto di piccola taglia, specie se lo porti a correre in giardino o nel parco. Altrettanto valido il discorso del cane di grossa taglia da tenere in casa: non ha senso, lo prendi solo se è conforme al tuo spazio o al tuo stile di vita.
Va comunque detto che gli italiani amano gli animali domestici, non si limitano solo ai cani o ai gatti. Numerosi gli uccelli, soprattutto i pappagalli, che richiedono un ulteriore impegno. Alla fine un animale domestico viene considerato alla stregua di un membro della famiglia, in un reciproco scambio di affetto e cura che si vedono nei momenti che contano.
Mi è servito moltissimo ed è tutto vero🌈🌈🌈💕💕💕