Il paleozoico è l’intervallo della storia della Terra compreso all’incirca tra i 570 e i 225 milioni di anni fa e coincide con i primi strati molto ricchi di fossili, di organismi che appaiono sì primitivi, ma comunque molto evoluti e differenziati rispetto alle prime forme comparse sul pianeta. Sembra che questi tipi di organismi siano apparsi quasi improvvisamente, arricchendo tutta una classe di invertebrati marini: Molluschi, protozoi, Poriferi, Celenterati, Brachiopodi. Ciò fa pensar che ci sia stata una sequenza evolutiva iniziata in epoche precedenti, ma di cui non ci è pervenuto che qualche frammento. Questa apparente discontinuità nell’evoluzione genetica potrebbe essere dovuta alla presenza di nuove forme di predatori, che hanno costretto le prede a diversificare le forme di difesa e di adattamento, moltiplicandosi in più forme. Durante l’intero corso del Paleozoico sul nostro pianeta avvengono degli importantissimi mutamenti di tipo ambientale e geografico. Le masse continentali non corrispondo affatto a quelle attuali, ma sono inizialmente separate da ampi bacini marini; verso la fine del Paleozoico, tuttavia, esse appaiono riunite in un’unica piattaforma continentale, chiamata Pangea, un supercontinente vastissimo, durante il quale si verificano potenti movimenti di deriva, ce porta alla creazione di due catene di montagna. quella caledoniana e quella ercinica, nel Carbonifero. Ai fenomeni di corrugamento, sollevamento ed emersione corrisponde una forte attività vulcanica, magmatica in ogni parte del globo.
Contemporaneamente dal punto di vista biologica, registriamo la prima comparsa di innumerevoli invertebrati marini e la successiva conquista delle terre merse da parte delle piante e degli animali, con lo sviluppo dei primi vertebrati e soprattutto degli anfibi e dei rettili, che si adattano a vivere anche nelle acque dolci. Va comunque detto che in questo periodo non sono presenti le classi di animali con l’organizzazione sociale più elevata, come gli uccelli e i mammiferi, mancano pure le Angiosperme, mentre alcuni gruppi tipici di quest’era scompaiono nello spazio di pochi milioni di anni. La diffusione della vita viene però favorita dal clima, che non presenta sostanziali variazioni da zona a zona, è più uniforme e consente la conquista di sempre maggiori spazi, con dei cicli climatici simili a quelli che oggi possiamo trovare nelle zone tropicali contraddistinte da una temperature mite durante tutto l’anno, estati piovose e inverni temperati. Nel Carbonifero e nel Pemiano inferiore, all’altezza dell’emisfero australe, sono stati trovati dei segni di una glaciazione assai estesa. Il Paleozoico viene diviso dai geologici in sei periodi, ognuno differente dall’altro, chiamati ere geologiche: il Cambriano, l’Ordoviciano, il Siluriano, il Devoniano, il Carbonifero e il Permiano.