Insegnare le tecniche di massaggio in un corso

Tra le tante professioni “moderne” che oggi ci si industria a fare, ricorrendo alla formazione qualificata, il massaggiatore ha radici molto antiche. I massaggi rientrano nelle terapie per cura del corpo e sono noti fin dall’antichità. Riscoperta come tecnica nel ‘900, il massaggio si è imposto all’attenzione delle masse a partire dagli anni Ottanta del secolo scorso, riuscendo a raggiungere un pubblico sempre più vasto. Oggi per diventare massaggiatore qualificato e riconosciuto e quindi proporsi come impiegato oppure come libero professionista, occorre avere svolto un corso completo. La specializzazione può avvenire anche in una singola tecnica o in un preciso ambito, ma in genere è meglio frequentare un corso completo per acquisire maggiori conoscenze e avere più opportunità di guadagno.

Quali sono le principali tecniche insegnate in un corso?

Per poter svolgere la professione di massaggiatore professionista in qualsiasi ambito, occorrono delle conoscenze basilari che riguardano l’anatomia umana, la funziona locomotoria, il sistema nervoso periferico. Non è detto che bisogna conoscere ogni ambito come farebbe uno studente di medicina, ma è fondamentale capire come funziona il nostro corpo sotto sforzo, cosa significa dal punto di vista fisiologico alleviare fatica e che significato hanno il dolore muscolare e lo stress nervoso. Se non si conoscono questi punti essenziali, che in sostanza identificano il punto nevralgico nel quale intervenire affinché il massaggio sia efficace, non è possibile proporsi con utilità.

Le tecniche principali sono:

  • il massaggio rilassante, non proprio una tecnica quanto una pratica volta ad alleviare il senso di fatica, il classico massaggio stimolante e rilassante allo stesso tempo, che viene sempre più richiesto da manager, professionisti, sportivi. Migliora la circolazione sanguigna e distende i nervi, producendo dei benefici anche psicologici.
  • il massaggio sportivo è fondamentale nella pratica sportiva. Discipline massacranti come il triathlon, il nuoto, il ciclismo su strada, ma anche il calcio e il tennis, hanno frequente bisogno della figura di massaggiatore professionista. Se non proprio per lavorare a livelli altissimi, ci sono comunque realtà semi-professionistiche e professionistiche che sono sempre alla ricerca di figure del genere.
  • il massaggio riabilitativo serve in campo medico, ma viene anche praticato nelle spa e nei centri termali, quando si hanno problemi di locomozione successivi a un incidente, un infortunio o a un intervento chirurgico.
  • il massaggio olistico concerne l’impiego di oli e unguenti, caldi o freddi, che possono tonificare la pelle e la muscolature, aiutando a distendere i nervi.
  • il massaggio con tecnica svedese è il classico massaggio di scuola occidentale, definito come standard e praticato in Europa, che oltre ai soliti benefici favorisce il drenaggio e può prevenire la formazione del grasso sottocutaneo e della cellulite.

I corsi per diventare massaggiatore professionista e conseguire una qualifica valida, spendibile sul mercato del lavoro vengono organizzati da scuole di massaggio professionale un po’ in tutta Italia (nel settore è leader Diabasi, una realtà da tempo radicata nel territorio, che organizza corsi in tutte le regioni italiane). Chi abita a Bari, ad esempio, può frequentare un corso completo, scegliendo anche una modalità flessibile che gli consenta di acquisire le conoscenze in un tempo più contingentato. I centri dove si tengono le lezioni sono facilmente raggiungibili dai centri minori, creando una rete capillare che aiuta a immettere sul mercato del lavoro nuove persone.

Fonti: http://www.diabasi.it/calendario-corsi-massaggio-puglia-bari-barletta-brindisi-foggia-lecce-taranto/

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